Taverna, la settimana enigmistica le dedica una pagina intera
L’idea è partita da Lina Gronda insieme ad una sua amica di Torino che si chiama Annamaria foresta anche lei tavernese di origine, entrambe hanno dato poi l’in-put essendo entrambe appassionate lettrici della settimana enigmistica hanno dato l’in-put a Rinaldo Gironda Veraldi Figlio di Lina Gironda. Questa loro passione le ha portate a proporre a Rinaldo l’invio dellle foto alla redazione del settimanale storico di enigmistica più diffuso in Italia, con più di un milione di copie vendute per ogni numero, quindi una bella ed enorme vetrina per far conoscere Taverna e i suoi monumenti. Così ha fatto poi Rinaldo, il quale ha contattato la titolare della rivista telefonicamente la dottoressa Bartezzaghi che sarebbe la figlia del direttore la quale ha richiesto l’invio di 6, 7 fotografie di Taverna però senza interni né di palazzi né di chiese né quadri né vie con macchine con persone dopodiché gliele ho inviate, fatto ciò la redazione del settimanale ha però ricontattato Rinaldo perché ci volevano le fotografie ad alta risoluzione. Non essendo un esperto fotografo Rinaldo si è rivolto ad un ragazzo di Tavernatale Mario Gentile, appassionato di foto il quale ha raccolto una serie di foto scattate in più luoghi, con tanti scatti ove si vedevano tanti monumenti e angoli storici del borgo, ovviamente da queste decine di foto sono state poi estrapolate le foto che da oggi si possono vedere nella pagina della rivista nella sezione specifica: “Una gita a ?” Ovviamente il passaggio dalle foto alla pubblicazione ha avuto un iter abbastanza lungo, infatti dall’invio del materiale alla pubblicazione sono trascorsi 4 anni, e alla scadenza dei 4 anni, puntualmente la redazione ha comunicato a Rinaldo Gironda l’uscita della pagina dedicata al borgo che ha dato i natali a Mattia Preti. Una mera soddisfazione per Rinaldo Gironda, che tanto ama il suo borgo, e che da diversi anni non manca di cogliere gli aspetti fotografici del suo paese, con centinaia di scatti di angoli anche dimenticati o poco conosciti. Ora questa bella esposizione mediatica che farà certamente piacere ai tavernesi, e soprattutto a quelli che sono emigrati.
Carmine Mustari
